Lunedì 30 maggio l’Università di Cagliari, nell’Aula magna Bacchisio Motzo della Facoltà di Studi Umanistici, ha dedicato un’intera giornata agli studi demoetnoantropologici dal titolo Riflessioni, esperienze e confronti sul patrimonio culturale immateriale (feste, musiche, giochi tradizionali).
Il Direttore del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, Giovanni Kezich insieme ad Antonella Mott è intervienuto con Giovannin dell’Erpice alle porte dell’Uncesco. La candidatura dell‘Egetmann Umzug di Tramin an der Weinstrasse.
L’iniziativa ha visto la proposta e la discussione di dieci interventi di ricercatori e professionisti impegnati a livello internazionale nello studio di processi di patrimonializzazione dei beni culturali immateriali, dal 2003 inclusi fra beni degni di tutela da parte dell’UNESCO, e nella partecipazione diretta a tali processi.
La giornata era articolata in due sessioni: quella mattutina (ore 10-13.30) su Analisi e confronti sui processi di patrimonializzazione, moderata da Elisabeth Euvrard, ha visto la partecipazione di Laurent Fournier, Chiara Solinas, Ignazio Macchiarella, Alessandra Broccolini e Paolo Piquereddu. La sessione pomeridiana (ore 15.30-18.30), su Riflessioni ed esperienze relative al patrimonio culturale immateriale, è stata moderata da Felice Tiragallo e animata da Giovanni Kezich, Antonella Mott, Claudia Sias, Nando Cossu, Paolo Sirena e Francesca Tocco.
L’iniziativa è stata organizzata dal Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio dell’Università di Cagliari con la collaborazione dell’IDEMEC (Institut d’Ethnologie Méditeranénne et Comparative) e dell’Alliance Française.