Premio MUCGT Trento Film Festival Montagne e Culture

Trento Film Festival Montagne e Culture

PREMIO “MUSEO DEGLI USI E COSTUMI DELLA GENTE TRENTINA”

Il Premio “Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina” viene assegnato ogni anno all’opera cinematografica iscritta al Filmfestival Internazionale Avventura Montagna Esplorazione “Città di Trento” che “con rigore documentario etno-antropologico, meglio sappia rappresentare gli usi e i costumi delle genti della montagna”.

I vincitori del Premio MUCGT:

XXIV edizione,
2021

69° Trento Film Festival Montagne e Culture

69° Trento Film Festival Montagne e Culture
Diga
di Emanuele Confortin (Italia, 2021) – 38'

“A fronte delle proposte assai ricche di cinematografia etnografica di questa LXIX edizione, con film autorevoli e molto qualificati da tutto il contesto planetario (Nepal, Iran, Uruguay…), il Premio Speciale del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina viene assegnato a un film che tratta l’antica pratica pastorale della val di Fiemme, e che ben si affianca alla ricerca del Museo sulle antiche scritte pastorali della stessa valle. Diga di Emanuele Confortin (Italia / 2021 / 38′) racconta la passione innata per la cura delle greggi nel suo trasmettersi alle giovani generazioni in una famiglia di pastori da sempre, le asprezze e le difficoltà del lavoro, cui si è ora aggiunta la grave insidia del lupo predatore, e la speranza in un avvenire pastorale anche per le figlie e le loro future famiglie. Una scelta difficile ma importante per tutta la comunità, perché le pecore transumanti mantengono aperte le radure erbose, che altrimenti verrebbero inghiottite dalla foresta, e rinnovando le cotiche erbose dei pascoli, fanno bene al paesaggio e al territorio tutto. Dice infatti Diga, il pastore protagonista: ‘Tegnì duro perché l’è la tèra che ve tièn en pè‘”

La Giuria del premio “Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina” era composta da Giovanni Kezich (Presidente), Lorenza Corradini, Daniela Finardi, Antonella Mott

XXIII edizione,
2020

68° Trento Film Festival Montagne e Culture

68° Trento Film Festival Montagne e Culture
Suspensión
di Simón Uribe (Colombia , 2019) – 73′

“Frutto di una ricerca filmica prolungata e attenta in un contesto ambientale difficile, il film conduce direttamente al cuore del problema che in tutto il mondo lega le comunità di montagna alle vie di comunicazione che ne garantiscono i collegamenti elementari. Così, sospesa tra indifferibili necessità sociali e insormontabili difficoltà di realizzazione, l’arrischiata vicenda delle grandi opere della viabilità montana sembra poter rappresentare molto bene la condizione specifica di comunità umane sempre in bilico tra forzata solitudine e omologazione incombente”.

La Giuria del premio “Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina” era composta da Giovanni Kezich (Presidente), Daniela Finardi, Antonella Mott, Caterina Sartori.

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XXII edizione,
2019

67° Trento Film Festival Montagne e Culture

67° Trento Film Festival Montagne e Culture
In questo mondo
di Anna Kauber (Italia, 2018) – 97′

“Il film con originalità e con attenzione apre all’osservazione etnografica il mondo poco esplorato, per quanto ben noto da sempre, delle donne pastore. Così, attraverso la testimonianza diretta di un gran numero di interpreti d’eccezione, sapientemente individuate con evidente impegno di ricerca ai quattro angoli più remoti del nostro paese, il film punta al mettersi a fuoco di un paesaggio etico intonso, in cui la femminilità delle protagoniste si coniuga naturalmente con la loro condizione di pastore e di mandriane, vere e proprie “madri del gregge”, in una prospettiva dalle coloriture ancestrali che sarebbe certamente piaciuta a Marija Gimbutas”.

La Giuria del premio “Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina” era composta da Giovanni Kezich (Presidente), Daniela Finardi, Antonella Mott.

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XXI edizione,
2018

66° Trento Film Festival Montagna Società Cinema Letteratura
Senza far rumore: emigranti in Valle di Cembra, ieri e oggi
di Barbara Fruet, Stefania Viola, Gianpiero Mendini (Italia, 2017) – 54′

“‘Senza far rumore: emigranti in Valle di Cembra, ieri e oggi’ ci porta al cuore di uno dei temi fondamentali della vita alpina di sempre, quello imprescindibile dell’emigrazione, per necessità, per dovere, ma anche per autentico desiderio di migliorarsi, e per schietto spirito di avventura. Con sagacia, con rispetto, con sobrio buon gusto documentaristico il film esplora la condizione esistenziale del migrante trentino nei nuovi scenari della contemporaneità, senza moralismi, senza preconcetti ideologici e identitari, ma con il desiderio autentico di capire e far capire”.

La Giuria del premio “Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina” era composta da Giovanni Kezich (Presidente), Caterina Sartori, Antonella Mott (segretaria).

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XX edizione,
2017

65° Trento Film Festival Montagna Società Cinema Letteratura

65° Trento Film Festival Montagna Società Cinema Letteratura
The Botanist
di Maxime Lacoste-Lebuis, Maude Plante-Husaruk (Canada, Tagikistan, 2016) – 20′

“Naufrago solitario della grande cultura naturalistica e agronomica propagata dal potere sovietico agli angoli più remoti del proprio impero tramontato, il tagiko signor Raïmberdi, “The Botanist” si industria a tenerne vivo lo spirito e la pratica quotidiana nel remoto insediamento pastorale sugli altipiani semideserti del Pamir dove è tornato a vivere con la famiglia. Insegnante, inventore, meccanico tuttofare, erborista, caligrafo, pensatore e uomo pio, Raïmberdi sembra incarnare, al cospetto delle grandi montagne dell’Asia centrale, lo spirito di un “homo faber” propriamente leonardesco. Così, in questo lontano Robinson postsovietico, il film ci permette di ritrovare qualcosa di molto simile, nel suo senso profondo, all’esperienza del nostro Šebesta, l’indimenticato demiurgo alpino, nelle valli più remote del Trentino; una sintesi preziosa di scienza meccanica applicata, di privata coscienza del cosmo e di una rigorosa militanza umanistica”.

La Giuria del premio “Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina” era composta da Giovanni Kezich (Presidente), Michele Trentini, Antonella Mott (segretaria).

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XIX edizione,
2016

64° Trento Film Festival Montagna Società Cinema Letteratura

64° Trento Film Festival Montagna Società Cinema Letteratura
Z’Bärg
di Julia Tal (Svizzera, Germania, 2015) – 85′

“Il film narra con sensibilità cinematografica e attenta partecipazione etnografica la vicenda di una giovane coppia che, per un’estate, prende in consegna una malga da formaggio, facendosi carico da sola dell’onere gravoso di un ciclo estenuante di lavori quotidiani obbligati. Perfettamente inquadrabile nel tema attualissimo dei ‘nuovi contadini delle Alpi’ il film illustra il cimento quasi eroico dei due protagonisti, rivelandoci anche didatticamente che il sistema secolare della malga resta ancor oggi intatto, con tutta la sua formidabile coerenza ecologica, come un abito da indossare o una macchina da mettere in moto, ad aspettare i valorosi che se ne vogliano far carico”.

La Giuria del premio “Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina” era composta da Giovanni Kezich (Presidente), Michele Trentini, Rosanna Cavallini, Antonella Mott (segretaria).

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XVIII edizione,
2015

63° Trento Film Festival Montagna Società Cinema Letteratura

63° Trento Film Festival Montagna Società Cinema Letteratura
Life in Paradise – Illegale in der Nachbarschaft
di Roman Vital (Svizzera, 2013) – 78′

“Con sensibilità e con notevole destrezza documentaria, il film ci conduce nella triste realtà di un ostello d’emergenza per il temporaneo domicilio coatto di quanti si sono visti rifiutare dalla Confederazione lo status di rifugiati politici. Il contrasto tra la dura realtà di questa struttura, calata dall’alto in un contesto sociale completamente refrattario a qualsiasi concetto di accoglienza, e il contorno ambientale di spettacolare bellezza alpestre, è un’amara metafora del difficile rapporto tra le esigenze pressanti del villaggio globale e i presunti valori residui di una società a numero chiuso”.

La Giuria del premio “Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina” era composta da Giovanni Kezich (Presidente), Michele Trentini, Rosanna Cavallini, Antonella Mott (segretaria).

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XVII edizione,
2014

62° Trento Film Festival Montagna Società Cinema Letteratura

62° Trento Film Festival Montagna Società Cinema Letteratura
Still
di Matti Bauer (Germania, 2013) – 80′

“Still è un film di ricerca che segue per circa otto anni la vicenda privata di una giovane donna nel suo graduale subentrare ai genitori nella conduzione di una grossa fattoria. Ambientato nel contesto della crisidell’agricoltura domestica proprio di tutta la montagna, il film appare esemplare per la fine sensibilità antropologica con la quale mette a confronto le ragioni reciproche degli affetti e della continuità della vita, con quelle altrettanto stringenti della proprietà contadina”.

La Giuria del premio “Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina” era composta da Giovanni Kezich (Presidente), Michele Trentini, Rosanna Cavallini, Antonella Mott (segretaria).

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XVI edizione,
2013

61° TrentoFilmFestival Montagna Società Cinema Letteratura

61° TrentoFilmFestival Montagna Società Cinema Letteratura
Le thé ou l’électicité
di Jerôme Le Maire (Belgio, 2012) – 93′

“Con sagacia e con fine intuito etnografico, Le thé ou l’électicité di Jerôme Le Maire (93′, Belgio, 2012) riesce a catturare il momento di svolta in cui una comunità di montagna viene sottratta al suo secolare isolamento attraverso il primo allacciamento alla rete elettrica. Così, questa transizione fondamentale, che ha investito in tempi più o meno recenti tutte le comunità di montagna del globo, può essere rivissuta direttamente, con tutti gli interrogativi che essa pone sul futuro delle comunità locali e di quella globale”.

La Giuria del premio “Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina” era composta da Giovanni Kezich (Presidente), Rosanna Cavallini, Michele Trentini, Antonella Mott (segretaria).

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XV edizione,
2012

60° Trento Film Festival Montagna Società Cinema Letteratura

60° Trento Film Festival Montagna Società Cinema Letteratura
Stoff der Heimat
di Othmar Schmiderer (Austria, 2011) – 97′

“Nell’ambito di una selezione molto ricca di documentari legati all’etnografia della montagna di oggi, nella quale, anche limitando lo sguardo alla sola Europa, hanno fatto spicco in questa 60esima edizione del TrentoFilmFestival alcuni prodotti di notevolissima qualità, Stoff der Heimat di Othmar Schmiederer (Austria, 2011) si impone all’attenzione come una ricerca originale e molto articolata sul tema controverso e molto attuale del costume alpino tradizionale, addentrandosi con compunta determinazione etnografica all’interno del campo minato delle sue ingombranti valenze ideologiche. Su questo terreno difficile, il film non rinuncia a uno sguardo sagace, rispettoso e ironico insieme, e si presenta pertanto come un grande libro aperto, che risulterà indispensabile a chiunque voglia provare a capire e a interpretare i motivi veri, sulle Alpi e dintorni e più che mai oggi, del mettersi o rimettersi in costume”.

La Giuria del premio “Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina” era composta da Giovanni Kezich (Presidente), Rosanna Cavallini, Paolo Lipari, Michele Trentini, Antonella Mott (segretaria).

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XIV edizione,
2011

59° Trento Film Festival Montagna Società Cinema Letteratura

59° Trento Film Festival Montagna Società Cinema Letteratura
Happy People. A Year in the Taiga
di Dmitry Vasykov (Germania, 2010) – 94′

“Animato da una visione grandiosa, in cui è facile riconoscere la mano di un maestro del cinema quale Werner Herzog, ‘Happy People. A Year in the Taiga’ di Dmitry Vasykov (Germania, 2010, 94′), propone con assoluta efficacia la vita solitaria dei cacciatori di pelli nella taiga siberiana quale metafora di una condizione umana primordiale e senza tempo, a contatto con i ritmi delle stagioni e della natura, in un prezioso documento etnografico che per la sua attenzione al dettaglio della cultura materiale, e per la sua convincente elegia dell’uomo cacciatore, sarebbe certamente piaciuto tanto al nostro Šebesta che a Mario Rigoni Stern”.

La Giuria del premio “Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina” era composta da Giovanni Kezich (Presidente), Rosanna Cavallini, Paolo Lipari, Michele Trentini, Antonella Mott (segretaria).

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XIII edizione,
2010

58° TrentoFilmFestival Montagna Società Cinema Letteratura

58° TrentoFilmFestival Montagna Società Cinema Letteratura
Der Kinderberg
di Reinhard Bjorn (Romania, 2009) – 60′

“Con sensibilità e con affetto, di propone una visione senza tempo di una piccola e del tutto casuale comunità di bambini in una contrada remota della montagna rumena, quale riuscita metafora universale della condizione infantile, sottesa di un sentimento religioso garbato ed efficace”.

La Giuria del premio “Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina” era composta da Emanuela Renzetti (Presidente), Rosanna Cavallini, Giovanni Kezich, Paolo Lipari.

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XII edizione,
2009

57° Trento Film Festival Montagna Esplorazione Avventura

57° Trento Film Festival Montagna Esplorazione Avventura
The wooden carpet
di Abdolrahman Mirani (Iran, 2008) – 18′

“Partecipe di una tradizione narrativa millenaria e di una ormai consolidata e altrettanto autorevole scuola di cinematografia, con semplicità, con partecipazione, con oculata modestia, il film racconta del supremo sforzo collettivo di un piccolo popolo tra i monti per il pronto ripristino di un ponte trascinato via dalla piena del fiume. Schietta parabola dell’inevitabile scontro periodico con gli elementi, nella quale qualsiasi comunità di montagna del pianeta si potrà facilmente rispecchiare da vicino, il film con il suo semplice apologo della cooperazione e della buona volontà, narrato con disarmante olmiana semplicità, rinnova e rafforza la fiducia nella capacità del cinema documentario di saper trasmettere emozioni autentiche raccontando la vita”.

La Giuria del premio “Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina” era composta da Emanuela Renzetti (Presidente), Rosanna Cavallini, Giovanni Kezich, Paolo Lipari.

XI edizione,
2008

56° Trento Film Festival Montagna Esplorazione Avventura

56° Trento Film Festival Montagna Esplorazione Avventura
Ossignùr! La montagna assistita
di Sandro Gastinelli, Marzia Pellegrino (Italia, 2008) – 62′

“La commissione formata dalla prof.ssa Emanuela Renzetti Presidente, dott. Giovanni Kezich, sig.ra Rosanna Cavallini e dott. Michele Trentini segretario, limitando come di consueto il proprio giudizio ai film etnografici, di ambito alpino ovvero europeo a fronte di un’offerta ricca di proposte importanti di minutaggio elevato, è rimasta particolarmente impressionata dall’originalità del lavoro documentario proposto in Ossignùr! La montagna assistita di Sandro Gastinelli, Marzia Pellegrino, ITALIA, 2008.
In una montagna spopolata e senile nonché interamente automobilizzata, una piccola squadra di operatori socio sanitari, giovani e no, smaliziati ma non cinici e anzi profondamente commessi al proprio impegno, prestano agli anziani bisognosi le più elementari forme di assistenza a domicilio, e così reclamando a sé in un quadro generale di povertà e di abbandono, attraverso l’umile efficacia del proprio lavoro quotidiano, le ragioni della vita.
Con semplicità, con garbo, con intelligenza il film propone una testimonianza laica ed efficace per la comprensione di un aspetto non secondario della condizione alpina di oggi”.

X edizione,
2007

55° Trento Film Festival Montagna Esplorazione Avventura

55° Trento Film Festival Montagna Esplorazione Avventura
Il était une fois… Les délices du petit monde
di Joseph Péaquin (Italia, 2006) – 63′

“A fronte di un’offerta singolarmente ricca di prodotti di spessore documentario notevolissimo, sia sotto il profilo della ricerca, che sotto quello dell’impegno produttivo, la commissione giudicatrice ha determinato di considerare per il premio 2007, i soli film di ambito europeo ovvero propriamente alpino.
In quest’ottica, sempre a fronte di alcune alternative di elevata qualità e interesse, Il était une fois… Les délices du petit monde (Italia, 2006) di Joseph Péaquin esplora con mano leggera, con originalità e al di fuori di qualsiasi preconcetto ideologico, la trasmissione dei piccoli saperi del cibo e delle preparazioni alimentari, che è affidata nel modo più naturale allo spontaneo scorrere dell’affettività tra una coppia di anziani montanari e i loro due nipoti. Emerge così, senza forzature e senza inutili romanticismi, un’idea del buon vivere, nel rispetto dei grandi e piccoli eventi della natura e nel flusso inarrestabile delle generazioni”.

IX edizione,
2006

54° Trento Film Festival Montagna Esplorazione Avventura
Vozot na Martolci (Un treno per Martolci)
di Vladimir Bocev (Macedonia, 2004) – 15′

“A fronte di un’offerta particolarmente ricca di proposte documentarie importanti e molto ben qualificate anche dal punto di vista produttivo, il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, fedele all’impostazione originaria del Premio speciale di propria competenza, ha scelto di valorizzare il film che meglio rappresenti, con i mezzi e le strategie documentarie proprie di un museo, un contesto vivo di ricerca etnografica sul campo.
Vozot na Matolci (Treno per Martolci) di Vladimir Bocev (Macedonia, 2004), girato con sapiente attenzione etnografica temperata da un sentimento dolente e maturo del presente storico, raccoglie con rara perizia la performance del rito carnevalesco del Vasilichari in un villaggio della montagna macedone. Il film, con sobrietà, sensibilità e rara capacità di sintesi, è ad un tempo la succinta registrazione di un etnotesto e la testimonianza viva del sentimento presente di una giovane nazione nel suo farsi”.

VIII edizione,
2005

53° Trento Film Festival Montagna Esplorazione Avventura
Yi Khiel Gi Kawa
di Ugyen Wangdi (Bhutan, 2004) – 78′

“Il Premio speciale Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, quest’anno è stato assegnato a Yi Khel Gi Kawa di Ugyen Wangdi (Bhutan, 2004) che segue con discrezione e con rispetto la piccola odissea montana di un valoroso portalettere impegnato nel servizio mensile di consegna in un remoto avamposto pastorale del Bhutan. Interamente iscritto nel paradigma narrativo universale del viaggio, il film ne ritraduce i contenuti nel contesto di un’alta montagna ancora estranea a qualsiasi significativo intervento di modernizzazione. In questo scenario di altissima suggestione, l’umile impresa del portalettere assurge a vera e propria metafora della condizione alpina, sospesa tra l’istinto civilizzatore e il rispetto atavico di un universo animato. Segnalato inoltre Mujaan di Chris McKee (USA, 2004) che, con magistrale chiarezza documentaria, racconta la costruzione della tipica capanna circolare dei nomadi della Mongolia, in un ricco affresco etnografico che mette in piena luce quelli che sono, ovunque in montagna, i presupposti fondamentali della cultura materiale di ambito silvopastorale”.

VII edizione,
2004

52° FilmFestival Internazionale Montagna Esplorazione Avventura “Città di Trento”

52° FilmFestival Internazionale Montagna Esplorazione Avventura “Città di Trento”
Centovalli, la voglia di restare
di Mirto Storni (Svizzera, 2003) – 57′

“Il film Centovalli, la voglia di restare di Mirto Storni (Svizzera, TSI, 2003) osserva in modo partecipe e sereno, del tutto avulso da qualsiasi retorica stereotipa, la vita quotidiana di una piccola comunità delle Alpi ticinesi. Sullo sfondo delle grandi trasformazioni dell’oggi, si viene a poco a poco resi naturalmente partecipi della vita degli uomini maturi, delle donne, degli anziani e dei giovani, e della prospettiva che, attraverso il sentimento della morte e delle cose eterne, lega la comunità al suo passato e all’idea di un possibile futuro”

VI edizione,
2003

51° FilmFestival Internazionale Montagna Esplorazione Avventura “Città di Trento”

51° FilmFestival Internazionale Montagna Esplorazione Avventura “Città di Trento”
A man called nomad
di Alex Gabbay (Nepal, Cina, 2002) – 39′

“La Commissione giudicatrice del Premio ‘Museo Usi e Costumi della Gente Trentina’, formata da Giovanni Kezich, direttore del Museo (Presidente), Rosanna Cavallini, pittrice, Paolo Lipari, regista, Antonella Mott, conservatrice MUCGT (con funzioni di Segretario), riunita il giorno 29 aprile a ore 8 presso la sala stampa del Centro Santa Chiara in Trento, determinava di voler considerare ai fini del Premio le sole opere in concorso, ad esclusione pertanto delle quattro nutrite sezioni informative.
Nell’ambito dei film in concorso, le tematiche proprie della documentazione etnografica apparivano peraltro distribuite all’interno delle sezioni ‘Montagna’, ‘Soggetto’, ‘Ambiente e sviluppo sostenibile’, ‘Esplorazione’.
In questo contesto, A man called nomad di Alex Gabbay (Barefoot Films, London: video, colore, Nepal-Cina, 39′, 2002), con un attentissimo lavoro sul campo di osservazione partecipante, trascende le pur colorite apparenze della documentazione etnografica per avvicinare il concreto contesto esistenziale degli affetti, delle incertezze, delle difficoltà, ma anche del sentimento positivo del vivere, all’interno della costellazione familiare che circonda ‘un uomo chiamato nomade’ in un contesto di trasformazioni epocali: merita pertanto il Premio.
In modo non diverso, La scola da Soi di Urs Frey (TSI, Lugano: video, colore, Svizzera, 41′, 2002) si segnala per l’attenzione affettuosa, intelligente e partecipe al concreto contesto vitale della piccola comunità considerata.
A ore 22, redatto il presente verbale, la Commissione chiudeva i suoi lavori”.

V edizione,
2002

50° FilmFestival Internazionale Montagna Esplorazione Avventura “Città di Trento”

50° FilmFestival Internazionale Montagna Esplorazione Avventura “Città di Trento”
L’ultimo restelèr del Vanoi
di Carlo Bazan (Italia) – 29′

“Nell’ambito di una selezione di film di documentazione etnografica di grande interesse e di notevole qualità tecnica, L’ultimo restelèr del Vanoi di Carlo Bazan si propone come modello di riferimento per una resa documentaria corretta ed efficace della cultura profonda della tecnologia tradizionale della montagna che viene visitata con attenzione assoluta al dato operazionale come a quello lessicale. Il premio gli viene pertanto conferito.
Pastori di Antonio Canevarolo (Video Astolfo sulla luna, Biella – Video, 29′) su un altro piano, si segnala per l’autentica attenzione antropologica svolta con le modalità di una ricerca sul campo di lungo periodo, per una cultura, picaresca e povera, della marginalità alpina”.

IV edizione,
2001

49° FilmFestival Internazionale Montagna Esplorazione Avventura “Città di Trento”
Passe-moi les jumelles! De la pâture a la peinture
di Claude Delieutraz (Svizzera, 2000) – 29′

motivazione:
“De la pature a la peinture di Claude Delieutraz, della serie Passe moi les jumelles, tematizza criticamente la costruzione dell’immagine del mondo alpino come universo estetico a se stante, nutrito dal proprio stesso immaginario figurativo. Con originalità, con ironia e con qualche genuina ingenuità, il film propone le alte suggestioni di una grande cultura dell’alpeggio, quella del Cantone di Alpenzell, demistificandone per le apparenze, così come si rispecchiano nella pittura cosiddetta naif che le rappresenta.
La Giuria del Premio ‘Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina’ al 49° Filmfestival Internazionale Montagna Esplorazione Avventura ‘Città di Trento’, composta da Giovanni Kezich, Direttore del Museo, Rosanna Cavallini, pittrice, Paolo Lipari, docente istituzioni di regia DAMS Brescia, Eriberto Eulisse, conservatore museale, ha attribuito il Premio al film che ‘con rigore documentario etno-antropologico, meglio sappia rappresentare gli usi e i costumi delle genti della montagna’”.

III edizione,
2000

48° FilmFestival Internazionale Montagna Esplorazione Avventura “Città di Trento”
Keine will hoch hinauf
di Michaela Pabst (Italia, 1998) – 58′

motivazione:
“In perfetta sintonia con le motivazioni fondanti del nostro Premio, Keine will hoch hinauf di Michaela Pabst (Italia, 199, 58′) documenta un tema classico dell’etnografia dell’arco alpino, quello dell’insediamento colonico del maso, tipico dell’area tirolese. Con discrezione attenta, con curiosa e partecipe sensibilità, e con il sobrio buon gusto di una corretta sintassi filmica, il film esplora il mondo umano del maso nella dimensione della contemporaneità, avvicinandone, al di là di folklorismi e ideologie, ansie e aspettative in una concreta dimensione esistenziale”.

II edizione,
1999

47° FilmFestival Internazionale Montagna Esplorazione Avventura “Città di Trento”
In den Alpen. Schnals Juli-August 1998 – Eine Chronik
di Karl Prossliner (Italia, 1999) – 58′

“In den Alpen. Schnals Juli-August 1998 Eine Chronik di Karl Prossliner – (Italia – 1999) si addentra con immediato realismo nel contesto della contemporaneità di una valle alpina attraverso le testimonianze dirette dei suoi protagonisti, appartenenti alle diverse culture che oggi a pari titolo le abitano, quella contadina tradizionale, quella regional-popolare e quella turistico-alberghiera. In un contesto solo apparentemente serenizzato di modernità e di benessere, il film registra con pacato rigore un coro complesso e ricco di voci anche dissonanti e nondimeno sempre autentiche in cui è dato cogliere, al di là di ogni facile stereotipo, e in un tessuto filmico pregevole, fatto di viva sensibilità umana e talora di sottile ironia, il profondo smarrimento esistenziale della montagna di oggi”.

I edizione,
1998

46° FilmFestival Internazionale Montagna Esplorazione Avventura “Città di Trento”
La vallée des montreurs d’ours
di Francis Forcou (Francia, 1997) – 87′

“La vallée des montreurs d’ours di Francis Forcou – 97′ (Francia) propone una visione complessiva della storia e dell’identità di una comunità dei Pirenei francesi, ponendovi al centro la particolare vicenda migratoria legata a un mestiere di valle singolare e assolutamente specifico, quello del conduttore di orsi ammaestrati. Questa vicenda, riscoperta e rivissuta con grande sicurezza cinematografica sulle due sponde dell’Atlantico, appare direttamente parallela a quella di tante altre comunità di montagna, così da potersene considerare in qualche modo paradigmatica. Per l’interesse coerente e metodico dell’indagine svolta con il mezzo cinematografico, per la ricchezza di informazioni e di problematiche contenute nel film, e soprattutto per lo sguardo coraggioso planetario, che sa ricollegare la vicenda di una piccola comunità di valle agli orizzonti più ampi dell’umanità contemporanea, la Giuria riteneva La vallée des montreurs d’ours perfettamente in sintonia con gli intenti specifici del Premio “Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina” che, pur a fronte delle segnalazioni di qualità su nominate Il liutar di Marco Rossitti – 33′ (Italia), Les voix de la montagne di Franck Jean – 50′ (Francia) gli veniva senz’altro conferito”.

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