“Discanto”, rassegna internazionale organizzata dal METS-Museo etnografico trentino San Michele

Nella sede museale di San Michele a partire da sabato 10 giugno e fino a domenica 23 luglio, nell’antico chiostro agostiniano e nella Chiesa di San Michele Arcangelo si potranno ascoltare musiche tradizionali polivocali - rispettivamente profane e liturgico-spirituali - provenienti da Georgia, Corsica, Lombardia, Sardegna, Friuli Venezia Giulia e Trentino. Un itinerario ragionato mirato alla scoperta o riscoperta di tradizioni millenarie e delle nostre stesse radici musicali. La rassegna internazionale, che gode della direzione artistica di Renato Morelli, si caratterizza per una peculiare novità vale a dire la presentazione di repertori polifonici tradizionali “a cappella” nel loro duplice aspetto: profano e liturgico-spirituale. “Discanto”, rassegna internazionale di musica profana e sacra è sostenuta interamente dal Centro Servizi Culturali Santa Chiara e si svolge in collaborazione con il Comune di san Michele all’Adige. Le esibizioni dei gruppi polivocali sono in programma il sabato alle 21.00 e la domenica alle 11.30 tranne il 18 giugno che si anticipa di un’ora, alle 10.30. L’ingresso è libero e gratuito. Ampia possibilità di parcheggio nelle vicinanze del Museo e della Chiesa di San Michele Arcangelo.

 

La rassegna prevede quattordici appuntamenti - sette sabato sera, sette domenica mattina - con alcuni fra i più importanti e significativi elementi del patrimonio etnofonico trentino, italiano e internazionale. Ogni gruppo di cantori si esibirà due volte, in due diverse e suggestive cornici: il sabato sera, con un repertorio profano, nel chiostro triangolare del XIII secolo; la domenica mattina nella splendida Chiesa dell’antico convento agostiniano di San Michele Arcangelo (accanto al Museo), con un repertorio liturgico tradizionale, o con canti spirituali - paraliturgici. 

 

“DISCANTO” - PROGRAMMA

Sabato Chiostro del METS-Museo etnografico trentino San Michele ore 21 

Domenica Chiesa di San Michele Arcangelo - attigua al Museo - ore 11.30. Domenica 18 giugno, ore 10.30

 

10 e 11 giugno Cantori da Verméi (provincia di Trento) propongono alcuni esempi significativi di una polivocalità (precedente la standardizzazione novecentesca sul “modello SAT” dei cori alpini), un tempo largamente diffusa nelle Alpi ed oggi quasi definitivamente scomparsa. Chiostro: antichi canti alpini. Chiesa: canti sacri, paraliturgici e spirituali

17 e 18 giugno Cantà Proman (provincia di Lecco) gruppo informale e spontaneo a voci miste di Premana. Propone uno fra i più antichi e peculiari repertori alpini; il Tìir, uno stile di canto urlato, potente, lento e sostenuto, nella tessitura acuta, al limite del grido, intonato quasi sempre dalle voci femminili. Chiostro: i TÌir di Premana. Chiesa: canti tradizionali per la Messa

24 e 25 giugno Il gruppo Madricale (Corsica) esponente di spicco del movimento nouvelle polyphonie corse, da anni si dedica allo studio e alla cura del ricco patrimonio polifonico della Corsica, fatto di canti sacri (ordinarium missae in latino) e profani (le celebri paghjelle inserite nel 2009 nei “patrimonio immateriale dell’umanità” della lista UNESCO). Chiostro: il cantu in paghjella profano. Chiesa: il cantu in paghjella sacro

1 e 2 luglio Il Cuncordu di Castelsardo (provincia Sassari) presenta gli antichi canti a cuncordu per la Settimana santa, autentiche “reliquie” musicali tramandate all’interno delle Confraternite e ancora in uso secondo modalità tradizionali. Chiostro: polifonie tradizionali della Sardegna. Chiesa: canti della Settimana Santa

8 e 9 luglio Coro Santa Lucia di Magras (provincia di Trento) dedito al repertorio ceciliano, ha avviato un vasto progetto di ricerca e riproposta del patrimonio musicale “dimenticato” nelle sacrestie delle chiese della Val di Sole e Val di Non, dopo la riforma liturgica del Concilio Vaticano II. Chiostro: il Cecilianesimo nelle valli alpine. Chiesa: Messa di Moreno per coro e organo

15 e 16 luglio Quartetto Anutis, una produzione del Coro del Friuli Venezia Giulia. Quattro giovani e straordinarie cantanti, già collaboratrici di Giovanna Marini, e che propongono una personale rielaborazione di antichi canti tradizionali polivocali italiani. Chiostro: il sacro profano. Chiesa: musiche sacre popolari italiane

22 e 23 luglio L’ensemble Adilei di Tbilisi (Georgia) propone una selezione di canti polifonici georgiani (liturgici e profani), primo “patrimonio immateriale dell’umanità” ad essere inserito, nel 2001, nella lista UNESCO. Chiostro: il canto polifonico georgiano. Chiesa: canti liturgici del patriarcato di Tbilisi