Corsi di aggiornamento per insegnanti ed educatori

Il Museo è accreditato presso il Servizio istruzione della Provincia Autonoma di Trento e organizza periodicamente corsi di aggiornamento per insegnanti ed educatori su temi quali la ricerca, l’immaginario popolare, il folklore, le tradizioni, il paesaggio...

Proposte di
aggiornamento 2022

I Servizi educativi per l'anno scolastico 2022/23 propongono una serie di appuntamenti rivolti anche agli insegnanti, ciascuno riconosciuto come aggiornamento, che si inseriscono all'interno di iniziative di più ampio respiro.

 

 

Il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina
per la Scuola secondaria

Nei venerdì pomeriggio tra fine settembre e inizio novembre, sono in programma una serie di incontri della durata di due ore ciascuno specificatamente rivolti agli insegnanti delle Scuole secondarie di I e II grado. Si tratta di appuntamenti mirati alla scoperta dei diversi temi toccati all’interno del Museo e che vogliono anche illustrare come questi vengono declinati per le scuole. Particolare attenzione è rivolta ai percorsi didattici spendibili per l’Educazione civica e alla cittadinanza compresi quelli compatibili con i temi dell’Agenda 2030.

Ogni pomeriggio vengono affrontate più tematiche, in merito alle quali si visitano le relative sale e si partecipa a una dimostrazione pratica di come si svolge il percorso didattico.

All’interno di queste proposte si inserisce mezza giornata interamente dedicata al tema del bosco, con approfondimenti sulle carte di Regola e sulla tempesta Vaia e con la visita alla mostra “i Suoni di Vaia”.

 

Scopo di questi incontri è di fornire agli insegnanti dei solidi elementi di conoscenza dell’offerta formativa del Museo rivolta alle Scuole secondarie, al fine di integrarla con i programmi scolastici come precisato in calce al programma, come precisato in calce al programma.
Durante questi approfondimenti tematici, le operatrici dei Servizi educativi sono a disposizione per raccogliere eventuali suggerimenti o richieste particolari da parte degli insegnanti.

 

Il corso è valido ai fini del diritto/dovere di assolvimento all’obbligo di aggiornamento dei docenti previsto dai vigenti accordi contrattuali del comparto scuola.

 

Info e iscrizione ai singoli appuntamenti obbligatoria inviando un'e-mail a didattica@museosanmichele.it

 

PROGRAMMA

 

Venerdì 30 settembre 2022- ore 15.30-17.30
IN VIAGGIO…
Approfondimento dei percorsi didattici “Menadàs, zattieri e barcari. Storia e cultura di un fiume”, “Emigranti e ambulanti trentini” e “Le scritte dei pastori”

MENADÀS, ZATTIERI E BARCARI. STORIA E CULTURA DI UN FIUME
Il percorso di storia locale relativo allo sfruttamento del fiume Adige per il trasporto di legname pregiato, persone e merci permette di utilizzare fonti di molteplici tipologie (stampe, acquarelli, fotografie d’archivio, attrezzi per l’esbosco della collezione museale e immagini dell’uso di tali attrezzi); di individuare quelle più adatte alla ricerca storico-didattica e di capire che tutto può essere storicizzato (anche un fiume, che potrebbe sembrare un “argomento” di Geografia o di Scienze) cioè essere interpretato in una prospettiva storica, nonché di riconoscere nel territorio tracce e segni del passato (deviazione del fiume a Trento).

EMIGRANTI E AMBULANTI TRENTINI
L’emigrazione e l’ambulantato stagionale in Trentino è un altro argomento che risponde al mandato delle Indicazioni provinciali per la Scuola secondaria non solo per il valore conoscitivo della storia locale, ma anche perché permette di affinare la sensibilità a una tematica ben radicata nel presente, quella dell’immigrazione, partendo dalla relazione col passato del nostro territorio. Ne è un esempio il Tesino dove i perteganti si dedicarono sin dal Seicento al commercio delle stampe che essi diffusero capillarmente in tutta Europa. Storicizzare un tema di cultura immateriale come l’emigrazione e capirne le ragioni e i processi che hanno portato a grandi cambiamenti del fenomeno attraverso il tempo offrono un terreno privilegiato per coinvolgere gli studenti e le studentesse nelle procedure e nelle metodologie della costruzione della conoscenza del passato.

LE SCRITTE DEI PASTORI (con indicazioni di un approfondimento sul territorio)
Lo sfruttamento della pastorizia ovicaprina sulle pendici del monte Cornón in val di Fiemme, dove ancora oggi sono visibili migliaia di scritte che testimoniano il passaggio e l’attività di pastori per quasi sei secoli, permette agli insegnanti di sviluppare con le proprie Classi un progetto ad ampio raggio. In tal modo, in un’ottica di rete, vengono coinvolti la Scuola, il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, che da anni conduce una ricerca storica ed etnografica sul tema, e il territorio con l’eventuale visita alle ripide pareti fiemmesi che ospitano le scritte dei pastori, realizzando così il “sistema integrato di risorse sul territorio” come auspicano le Indicazioni. Le scritte dei pastori soddisfano un’esigenza fondamentale del genere umano: registrare delle informazioni, in questo caso affidandole a un supporto di pietra e alla scrittura quale mezzo, a vantaggio di altre persone e per tramandare la memoria di sé.

 

Venerdì 7 ottobre 2022- ore 15.30-17.30
ARTIGIANI D’ALTRI TEMPI
Approfondimento dei percorsi didattici “Dal ramo al cesto: l’antica arte dell’intreccio” e “L’arte della ceramica in Trentino”

DAL RAMO AL CESTO: L’ANTICA ARTE DELL’INTRECCIO
Il percorso di approfondimento rientra anche negli obiettivi delle competenze di Tecnologia perché consente agli studenti e alle studentesse di osservare manufatti indispensabili in passato per la vita quotidiana e per il lavoro. Nelle sale del Museo si incontrano cesti di ogni forma e dimensione per il trasporto di oggetti e prodotti; si comprendono le fasi della loro realizzazione, l’importanza della scelta dell’essenza arborea funzionale al tipo di cesto e delle tecniche usate per realizzarlo e si consente altresì agli studenti e alle studentesse di sperimentare la propria manualità realizzando, nel laboratorio finale, un cestino in midollino.

L’ARTE DELLA CERAMICA IN TRENTINO
Con “L’arte della ceramica” si scoprono contenitori di uso lavorativo e domestico destinati in passato alla conservazione, alla cottura e al consumo del cibo e si conosce inoltre la prestigiosa collezione di stufe a olle del Museo. Partendo dall’estrazione della materia prima, l’argilla, viene illustrata la filiera produttiva che porta alla sua lavorazione e, tramite cottura, alla sua trasformazione in ceramica. Gli alunni vengono coinvolti nella realizzazione di manufatti, sperimentando le tecniche della palla cava e del colombino e aiutati a mettere in relazione le conoscenze apprese con quelle pregresse, stabilendo confronti e collegamenti tra tecnologie e fenomeni del passato e del presente.

 

Venerdì 14 ottobre 2022- ore 15.30-17.30
GLÜCK AUF!
Approfondimento dei percorsi didattici “Miniere, minerali e minatori nella storia del Trentino” e “Chiavi in mano. Funzioni e significati di chiavi e serrature”

MINIERE, MINERALI E MINATORI NELLA STORIA DEL TRENTINO
In questo percorso, sono trattati alcuni obiettivi specifici della Storia, della Geografia e delle Scienze per la complessità di un fenomeno legato ad un ambiente naturale e antropico - vicino e lontano - da conoscere, salvaguardare e valorizzare. Si percorrono le principali tappe dell’attività estrattiva in Trentino, si visiona brevemente il Codex Wangianus e lo Schwazer Bergbuch per la coltivazione del giacimento, le tecniche e gli attrezzi in uso; si conoscono i canopi, infine si distinguono alcuni tipi di minerali e il loro utilizzo. Il percorso prevede un approfondimento sull’esbosco, sulla lavorazione dei metalli nella fucina del fabbro ferraio e del ramaio e sulla preparazione del carbone necessario all’alimentazione delle forge.

CHIAVI IN MANO. FUNZIONI E SIGNIFICATI DI CHIAVI E SERRATURE
Se può sembrare troppo specifico per un percorso didattico trattare nell’ambito scolastico un tema così particolare come quello di chiavi e serrature, esso, in realtà, permette di comprendere come comuni oggetti di uso quotidiano possono assumere valore simbolico e rimandare a vizi e virtù inaspettati quali fedeltà, parsimonia, temperanza o avarizia, tradimento e lussuria. Il percorso consente di vivere il Museo come un luogo di apprendimento partecipato e interattivo, in cui ogni studente si senta accolto e stimolato a porsi domande e a scoprire, attraverso la conoscenza degli antichi mestieri del fabbro e in particolare del magnano, oggetti che hanno avuto una loro evoluzione tecnologica nel tempo, pur rimanendo fedeli a usi e a significati traslati sempre attuali.

 

Venerdì 21 ottobre 2022- ore 15.30-17.30
IL GIORNO DELLA FESTA
Approfondimento dei percorsi didattici “I riti del calendario nella tradizione popolare” e “Fidanzamento e nozze nel Trentino di ieri”

I RITI DEL CALENDARIO NELLA TRADIZIONE POPOLARE
Nelle Linee Guida si sottolinea che la storia locale garantisce un ampio spettro di esperienze di apprendimento, sia sul piano degli oggetti di ricerca, sia sul piano degli strumenti e dei metodi. Questo percorso didattico offre spunti di lavoro in diversi campi tematici di tipo storico-geografico, sociale e antropologico e consente agli studenti e alle studentesse di confrontarsi con scale spaziali diverse: il villaggio, la comunità e la regione storica. In tutte le zone temperate del pianeta, ovunque si faccia sentire la differenza tra le stagioni, le comunità umane hanno organizzato il tempo ciclico del proprio calendario in due emisferi grossomodo equivalenti: la stagione del lavoro e la stagione dei riti, delle feste maggiori, delle maschere.

FIDANZAMENTO E NOZZE NEL TRENTINO DI IERI
Il percorso permette di compiere un viaggio a ritroso nel tempo durante il quale vengono affrontati diversi aspetti della vita quotidiana, familiare e sociale, dal cibo al vestiario, ai gioielli senza dimenticare i momenti di duro lavoro e di sacrifici affrontati in particolare dalle donne fino a pochi decenni fa. Riconoscere come sono organizzati i gruppi umani e regolati i loro rapporti è uno degli obiettivi delle competenze di Storia: per raggiungere questo obiettivo lo studente viene guidato partendo dalla lettura di alcune carte dotali fino a conoscere i modi dei primi approcci amorosi fra ragazzi e ragazze, le difficoltà degli incontri e il fidanzamento ufficiale che seguiva regole rigide e antiche. Dai regali di fidanzamento alla dote della sposa, l’attività illustra il rito nuziale dai suoi preparativi fino al luogo definitivo della vita matrimoniale: la casa.

 

Sabato 29 ottobre 2022- ore 8.30-12.30
“I SUONI DI VAIA”

  • Visita alla mostra "i Suoni di Vaia"
  • Approfondimento del percorso didattico "Il paesaggio tra uomo e natura"
  • Approfondimento sulle carte di Regola e la gestione dei beni comuni
  • ore 11 “FORESTE E CLIMA” conferenza all’interno del ciclo “le Ragioni di Vaia” con Lorenzo Ciccarese, Giovanni Giovannini, Günther Unterthiner - modera Giampaolo Pedrotti

IL PAESAGGIO TRA UOMO E NATURA
Questo percorso didattico permette di inserire nei Piani di Studio di Istituto o nella programmazione dei singoli docenti la cultura della montagna e dei suoi valori con un approccio integrato che consente di guardare al questa tematica sia sotto l’aspetto storico-geografico, nella specificità del rapporto uomo-ambiente in un territorio sensibile come è quello montano, sia sotto gli aspetti naturali di orografia e clima, osservando il paesaggio e la sua evoluzione nel tempo. Vecchie cartoline d’archivio restituiscono un paesaggio che oggi stentiamo a riconoscere: quello dell’agricoltura policolturale e dell’economia di autosussistenza in un territorio un tempo difficile, se non ostile. La lettura di alcuni passi di carte di Regola, permette di cogliere il valore dei beni comuni, quali il bosco e le malghe, che le comunità montane del passato gestivano per la loro tutela e salvaguardia.

 

Venerdì 4 novembre 2022- ore 15.30-17.30
TUTTI A TAVOLA!
Approfondimento dei percorsi didattici “Piatti e sapori di un tempo”, “La tradizione dell’alpeggio” e “Per San Michele l’uva e come il miele”

PIATTI E SAPORI DI UN TEMPO
Oggi è ormai condivisa l’idea che l’apprendimento non avviene solo dal semplice al complesso, ma anche dal globale al semplice. L’apprendimento efficace, pertanto, è quello che parte da una situazione aperta che presenti un livello di complessità adeguata al discente per proseguire con un’alternanza di attività specifiche e attività più articolate. Un argomento come alimentazione, ricco di implicazioni che coinvolgono sia il singolo individuo che le società, si presta a condurre gli studenti e le studentesse dal concetto che il cibo è qualcosa di assolutamente necessario, al concetto che nella cultura montana si sono sviluppate una serie di pratiche peculiari, abitudini e manufatti connessi di volta in alla produzione, alla raccolta, alla conservazione e al consumo dello stesso.

LA TRADIZIONE DELL’ALPEGGIO
L’Educazione alla cittadinanza, come prevista dai Piani di Studio Provinciali, si inserisce all’interno del percorso sull’alpeggio nell’ambito dell’obiettivo del “rispetto delle regole del vivere comune” in quanto la gestione delle malghe da parte delle Comunità del Trentino era soggetta alle carte di Regola, statuti elaborati dalle Comunità stesse, le Regole, appunto. Gli studenti interiorizzano il significato delle regole e il valore del loro rispetto, capendo che, in passato, per la gestione di un bene comune, i comportamenti individuali dovevano mirare a dare un fattivo contributo al bene della comunità, nella convinzione che il mancato rispetto delle Regole portava a delle conseguenze negative per tutti. Osservando il passato e come veniva utilizzato, ma tutelato, il pascolo montano, gli studenti e le studentesse maturano una visione di sé anche come individui che possono apportare il proprio significativo contributo alla comunità e alla società in cui vivono.

PER SAN MICHELE L’UVA È COME IL MIELE
Al termine della Scuola secondaria di primo grado, le competenze si riferiscono anche al comprendere che la storia è un processo di ricostruzione del passato che muove dalle domande del presente e, utilizzando strumenti e procedure, così pervenire a una conoscenza di fenomeni storici ed eventi, condizionata dalla tipologia e dalla disponibilità delle fonti e soggetta a continui sviluppi. In questo percorso si utilizzano i procedimenti del metodo storiografico e il lavoro su fonti per compiere semplici operazioni di ricerca storica, con particolare attenzione all’ambito locale, partendo dalla comprensione che un tempo il vino rappresentava un’integrazione alla dieta povera dei territori di montagna. Gli studenti, inoltre, analizzando carte di Regola e l’Almanacco agrario, conoscono la figura del saltaro e l’importanza della gestione sostenibile delle acque, nell’ottica di un’economia di sussistenza.

 

Venerdì 11 novembre 2022- ore 15.30-17.30
L’IMMAGINARIO POPOLARE
Approfondimento dei percorsi didattici “Simboli e paure nel mondo contadino” e “Gli uomini selvatici e le anguane nelle leggende alpine”  

SIMBOLI E PAURE NEL MONDO CONTADINO
L’insegnante di Arte e Immagine trova in questo percorso la possibilità di sviluppare negli studenti e nelle studentesse le competenze di osservazione di simboli e oggetti al fine di comprendere elementi, codici, funzioni e tecniche proprie del linguaggio visuale in numerosi manufatti della tradizione popolare del mondo contadino; nonché di far apprezzare agli studenti il patrimonio di rimandi a credenze e paure legati a un contesto culturale portatore dell’identità e della peculiarità delle comunità trentine, la cui eredità è ancora percepibile nella nostra società. Stelle dipinte, rose ricamate, croci intagliate sono alcuni dei simboli che raccontano l’immaginario popolare del mondo contadino di un tempo.

GLI UOMINI SELVATICI E LE ANGUANE NELLE LEGGENDE ALPINE
Entrare in confidenza con gli uomini selvatici, il Salvanèl e le anguane, protagonisti delle leggende alpine e comprenderne gli archetipi mitologici, le funzioni simboliche e la loro importanza nella cultura popolare sono obiettivi riconducibili alle Indicazioni provinciali che richiamano la dimensione di appartenenza a un territorio caratterizzato da una molteplicità di elementi morfologici e geografici che si rispecchiano nella eterogeneità delle culture alpine. Questo percorso didattico si inserisce bene nella programmazione di Italiano perché, rispetto al testo narrativo, riprende il primo approccio ai diversi generi presentati nella Scuola primaria (favola, fiaba, mito e leggenda) prestando particolare attenzione alle caratteristiche specifiche delle leggende del Trentino e di alcuni personaggi un tempo noti, oggi quasi dimenticati.

 

Punti di attinenza con le indicazioni provinciali per la Scuola

PRIMO CICLO

Le Linee guida per l’elaborazione dei Piani di Studio per il Primo ciclo della Provincia Autonoma di Trento, promuovendo approcci operativi alla conoscenza, valorizzando l’esperienza, l’esplorazione, la scoperta, possono avere riscontro concreto al Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina che offre un campo di esperienze in cui gli alunni possono apprendere contenuti e sviluppare competenze in modo partecipato, consapevole e trasversale alle discipline.

Le tematiche delle proposte didattiche offerte dai Servizi educativi del Museo favoriscono i docenti delle diverse discipline a definire il profilo degli studenti e a far loro conoscere il mondo nella sua materialità e immaterialità, non solo in relazione alle competenze di tipo trasversale alle varie Aree di apprendimento, al cui sviluppo partecipano tutti i docenti, ma anche dal punto di vista disciplinare.

I docenti, partecipando con le loro Classi ai percorsi didattici qui illustrati, anche tramite i laboratori, innescano situazioni operative compartecipi all’affinamento di competenze cognitive (risolvere problemi, selezionare informazioni, strutturare dati, costruire mappe concettuali, esercitare il giudizio critico); competenze comunicative (utilizzare lingue e linguaggi verbali e non verbali); competenze metodologiche (formulare ipotesi, verificarle, utilizzare strumenti, analizzare dati, pianificare e gestire progetti, valutare situazioni e prodotti, trovare soluzioni); competenze di cittadinanza (il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente; costruire senso di legalità e sviluppare un’etica della responsabilità; dare un senso positivo alle differenze; valorizzare la dimensione valoriale, identitaria e solidale) dei discenti.

SECONDO CICLO

I docenti delle Scuole secondarie di secondo grado, al Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, attraverso i percorsi didattici già strutturati, di cui si dà elenco in seguito, o di concerto con i Servizi educativi, possono usufruire di approfondimenti di tematiche connesse anche alla Educazione alla cittadinanza con il concorso di più discipline, stimolando la possibilità di una loro lettura sul piano etnografico, socio-economico e storico-culturale. Come recitano le Linee guida per il secondo ciclo di istruzione della Provincia Autonoma di Trento, argomenti multidisciplinari o interdisciplinari consentono di attivare il dialogo, promuovere la ricerca e costruire ricchezza di pensiero per affrontare con responsabilità e consapevolezza le fasi della vita di ogni persona, anche nella propria dimensione di cittadino.

Lo sviluppo concettuale fondamentale dell'Educazione alla cittadinanza globale si può configurare anche in termini cognitivi, come acquisizione di conoscenze e come analisi e sviluppo di un pensiero critico, che tenga conto delle interdipendenze relazionali definite a vari livelli, stimolate da percorsi che coinvolgono la cultura materiale propria del sistema agrosilvopastorale della montagna trentina. Essa con la sua tecnologia autarchica e tuttavia ingegnosa e versatile, si è conservata praticamente intatta dalle sue origini tardomedievali fino alle soglie dei tempi nostri, avendo consentito per secoli la sopravvivenza materiale alle popolose comunità insediate nelle valli.

Altra dimensione importante, stimolata dalla visita delle sale espositive e dagli approfondimenti tematici per le Scuole secondarie, è quella socio-emotiva che determina il senso di appartenenza ad una comunità con cui condividere valori e responsabilità.

ORIENTAMENTO

Accompagnare le Classi al Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina può essere anche una scelta motivata dall’obiettivo raccomandato nelle Indicazioni per le Scuole secondarie di sviluppare negli studenti e nelle studentesse una cultura dell’orientamento incentrata sulla dimensione formativa e operativa che accolga lo studente fin dall’ingresso nella Scuola, che sia capace di accompagnarlo lungo l’intero percorso di studi e che sia quindi in grado di motivarlo all’apprendimento.

I percorsi didattici del Museo elaborati per le Secondarie di primo e di secondo grado mirano a sviluppare le conoscenze di base, ma anche a rafforzare le attitudini e le vocazioni, contribuendo a rendere lo studente più consapevole di sé, del mondo che lo circonda e capace di assumere decisioni autonome e responsabili, protagonista del proprio processo di formazione.

Programma dei corsi
a partire dal 2000

Settembre 2021
Allevatore per professione: storie di innovazione dalla zootecnia trentina
Relatori: Giovanni Kezich, Servizi educativi del Museo, Antonella Mott, Marta Bazzanella, Francesco Gubert, Wlater Nicoletti, et alii


Settembre 2020
L’orso nella tradizione popolare, nell’etologia e nella gestione faunistica
Relatori: Giovanni Kezich, Servizi educativi del Museo, Daniele Zovi, Marco Armanini


Settembre 2018
Dal 1968 ad oggi: 50 anni di etnografia
Relatori: Giovanni Kezich, Servizi educativi del Museo, Antonella Mott, Marta Bazzanella, Daniela Finardi, Stefania Dallatorre


Settembre 2017
Riti del calendario, tradizioni e mascherate
Relatori: Giovanni Kezich, Servizi educativi del Museo, Antonella Mott, et alii


Settembre 2016
Il Trentino: un paesaggio per gli uomini
Relatori: Giovanni Kezich, Servizi educativi del Museo, Antonella Mott, Francesco Gubert, Marius De Biasi, Francesco Penner


Settembre 2015
Nutrire il pianeta. Nutrire la mente
Relatori: Giovanni Kezich, Servizi educativi del Museo, Danilo Gasparini, Lisa Angelini


Settembre 2014
La cultura vien mangiando. La grammatica del cibo: etnografia e storia dell’alimentazione
Relatori: Giovanni Kezich, Servizi educativi del Museo, Danilo Gasparini, Annamaria Pellegrino, Margherita Decarli


Settembre 2013
Musica tradizionale: dal campo alla scuola
Relatori: Giovanni Kezich, Servizi educativi del Museo, Anna Scalfaro, Paolo Vinati


Settembre 2012
Aspetti della cultura pastorale nel Trentino
Relatori: Giovanni Kezich, Emilio Pastore, Servizi educativi del Museo, Mauro Nequirito, Marta Bazzanella, Giovanni Rigoni Stern


Settembre 2011
Le fiabe e le leggende tradizionali trentine fra racconto, teatro di figura e rappresentazione multimediale
Relatori: Giovanni Kezich, Servizi educativi del Museo, Bruna Maria Dal Lago Veneri, Andrea Foches, Luciano Gottardi


Settembre e ottobre 2010
Giornate aperte agli insegnanti  


Ottobre 2009
Conoscere il territorio alpino attraverso il museo etnografico
Relatori: Giovanni Kezich, Luca Faoro, Daniela Finardi, Annapaola Mosca, Lorenza Corradini, Patrizia Antonelli, Antonella Mott


Ottobre 2008
Etnografia e didattica. Il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina come risorsa per conoscere il territorio
Relatori: Giovanni Kezich, Antonella Mott, Annapaola Mosca, Luca Faoro, Lorenza Corradini, Giorgia Sossass


Ottobre-novembre 2007
Il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina: una risorsa per la scuola
Relatori: Giovanni Kezich, Luca Faoro, Marta Bazzanella, Antonella Mott, Patrizia Antonelli, Lorenza Corradini, Giorgia Sossass


Ottobre-dicembre 2002
Temi e problemi della multiculturalità nello sguardo dell’antropologo
Relatori: Giovanni Kezich, Valeria Siniscalchi, Francesca Declich, Silvia Paggi, Vincenzo Padiglione, Duccio Canestrini


Ottobre-novembre 2000
I musei etnografici dell’arco alpino in prospettiva didattica
Relatori: Pier Paolo Viazzo, Giovanni Kezich, Daniela Perco, Martina Steiner, Hans Griessmair, Herlinde Menardi, Gianpaolo Gri, Donatella Cozzi, Antonella Mott, Piera Pancheri, Tiziana Margoni