Carnevale nel Tirolo
La mostra ha proposto materiali relativi a uno dei principali carnevali che si svolgono nel Tirolo insieme alle maschere dei carnevali trentini di Coredo, Romeno, Valfloriana e val di Fassa.
Lo Schemenlaufen (corsa delle maschere) di Imst è un antico rito invernale di fertilità, i cui documenti più antichi conosciuti risalgono al 1597 e al 1610, che ha luogo ogni quattro anni e al quale prende parte tutta la popolazione. Le figure principali della mascherata sono gli Scheller (i portatori di campanacci), che indossano una maschera di legno con grandi baffi scuri e hanno legati in cintura 4 pesanti campanacci di ferro, e la loro controparte, i Roller (i portatori di campanelli), eleganti figure androgine con maschera glabra, un cinturone con circa 50 piccoli campanelli, e una camicia bianca a pizzi con nastri rossi.
Il carnevale di Imst presenta dunque figure ben note delle mascherate invernali di tutta Europa. Oltre ai personaggi appena descritti, anche a Imst vi sono il vecchio e la vecchia che mettono in scena divertenti caricature di coppia e le maschere dei «brutti» e delle streghe sdentate e bitorzolute. Non mancano gli spazzacamini, sporchi sul viso di nerofumo, che con le scale si arrampicano sui muri delle case per molestare con i loro scherzi le persone affacciate alle finestre, né manca l’orso legato al suo domatore. Si tratta di figure ben conosciute anche nei carnevali trentini. Pensiamo ai matòci di Valfloriana, ai lachè della valle di Non e della valle di Fassa, al Bètscho e alla Bètscha della valle dei Mòcheni, alle maschere di paiaci e contadini straccioni, ridicoli e grotteschi, alle cacce all’orso delle mascherate di Carano. Le azioni messe in scena sono le medesime: balli e salti alti, che augurano prosperità alle messi e alla popolazione, e la messa in scena di processi o di scenette di teatro di strada che condannano le malefatte della comunità per una collettiva redenzione.