2 aprile Giornata Mondiale Autismo: “Il Museo per me”, percorso psicosociale di inclusione

Martedì 2 aprile è la Giornata Mondiale Autismo, aumentare la consapevolezza sull'autismo e promuovere l'inclusione e la comprensione è, innanzitutto, compito delle istituzioni. Il METS-Museo etnografico trentino San Michele, in particolare i Servizi Educativi, da tempo lavora nell’ambito dell’inclusione per tutti. In collaborazione L’Associazione Genitori Soggetti Autistici del Trentino ONLUS, A.G.S.A.T, è stato ideato “Il Museo per me”, un percorso psicosociale di inclusione per giovani adulti nello spettro autistico Lo scopo del percorso, di tipo innovativo, è quello di sviluppare nei ragazzi autonomia e socializzazione.  Un accordo fra il Museo e A.G.S.A.T. è stato firmato nei giorni scorsi per favorire percorsi di inclusione per giovani adulti con certificazione di disturbo dello spettro autistico, attraverso progetti che si basano su attività, presso il Museo, finalizzate allo sviluppo di abilità individuali nell’ambito delle autonomie personali. 

 

Il METS, in questo accordo, diventa dunque un contesto ecologico dove sviluppare la socializzazione e dove è possibile per i giovani adulti coinvolti attivare diversi processi: promuovere le competenze sociali e comunicative apprese attraverso l’intervento psicoeducativo presso il centro socio riabilitativo A.G.S.A.T.; favorire, attraverso la performance pratica ed esperienziale momenti di crescita formativa e di avvicinamento al mondo del lavoro; promuovere una cultura identitaria territoriale, anche attraverso la pubblicazione di articoli e post sui canali di entrambi gli enti finalizzati alla promozione e sensibilizzazione sul tema dell’inclusione sociale e lavorativa delle persone con disabilità.

 

“Il Museo per me” porta i giovani a vivere dei veri e propri momenti di crescita formativa e di avvicinamento al mondo del lavoro, attraverso performance pratiche ed esperienziali, sempre affiancati dalle diverse professionalità che fanno parte dello staff museale, mettendosi in gioco quindi anche nella sfera dalla socializzazione. Questo tipo di progettualità sottende alcuni macro-obiettivi che sono legati al tema generale dell’inclusione: attivare un’attività di accessibilità all’interno di un’istituzione museale pubblica serve infatti anche a promuovere una cultura identitaria territoriale sia nei ragazzi autistici che si sentono parte di un sistema, in questo caso quello culturale trentino, ma anche nel pubblico più generico. 

 

La metodologia seguita durante il progetto mette in atto un approccio integrato, tra teoria e pratica: ha infatti come scopo quello di promuovere un apprendimento significativo derivante dalla connessione teorica e pratica delle abilità emergenti a livello sociale e comunicativo, cercando di acquisirne e anche di ampliare quelle preesistenti. In particolare, si portano i ragazzi ad avere nuove tecniche di stampo cognitivo-comportamentale, o ad ampliare le esistenti, per l’acquisizione di nuove competenze e, al contempo, ad integrare le stesse con la possibilità di sperimentare tecniche narrative per la rielaborazione dell’esperienza e del proprio vissuto. Ogni incontro viene preparato prima con i terapeuti attraverso un intervento psicoeducativo di gruppo e poi ridiscusso per fare delle riflessioni sull’utilità delle attività svolte e sull’evoluzione rispetto agli obiettivi che sono stati individuati per i singoli ragazzi.

 

Il percorso, dopo alcuni momenti di confronto con il coordinatore dell’A.G.S.A.T. e la responsabile del Centro, ha visto un primo incontro di conoscenza reciproca tra le educatrici museali e i ragazzi accompagnati dai loro terapisti, durante il quale è stato fatto visitare il Museo ai giovani affinché iniziassero a prendere confidenza con contenuti e spazi. Nel secondo appuntamento sono state presentate le diverse professionalità che ci sono all’interno del Museo con le rispettive attività e competenze, in base ai settori di appartenenza. Questo ha permesso ai ragazzi di esprimere i loro interessi nei confronti dell’attività che sarebbero andati poi a svolgere insieme ai diversi professionisti museali. Gli incontri successivi sono entrati nel concreto delle attività: i ragazzi hanno potuto collaborare con gli operatori museali in base ai diversi percorsi che sono stati individuati per ognuno, interagendo quindi con persone che non fanno parte della loro quotidianità. Le attività presso il Museo, personalizzate in base alle propensioni personali di ognuno dei ragazzi, sono di ricerca di materiale bibliografico ai fini didattici ed espositivi all’interno del patrimonio della Biblioteca del Museo; redazione di schede di approfondimento in lingua inglese da consegnare agli insegnanti sui temi dei percorsi didattici; creazione di materiale fotografico per post sui canali social del Museo; cura degli spazi verdi della struttura. 

 

Questo progetto nasce grazie a un percorso tenutosi tra il 2021 e il 2023, in cui sono stati coinvolti i quattro musei provinciali trentini e che ha permesso la formazione degli educatori dei Servizi educativi sul tema dell’autismo. Il progetto “Al museo mi diverto anch’io” promosso dalla rete Train - Trentino Autism Initiative dell’Università di Trento con il coordinamento della Cooperativa Impronte, ha dato vita alla collaborazione con l’Associazione Genitori Soggetti Autistici del Trentino ONLUS (A.G.S.A.T.) e ha permesso al METS di predisporre dei materiali per poter proporre alle persone con autismo l’opportunità di godere appieno il patrimonio etnografico trentino: una storia sociale, un kit per accompagnare nella visita le persone dello spettro autistico e i loro caregivers, con un’activity bag e le cuffie antirumore per evitare il sovraccarico sensoriale. 
Si sono quindi gettate le basi per un’accessibilità museale sempre più inclusiva, che con il progetto “Il Museo per me” ha raggiunto la dimensione di vero e proprio contesto ecologico dove attivare un intervento neo-psico-sociale e nel quale i ragazzi possono anche sperimentare attività legate al mondo delle professionalità museali. Il progetto è ancora in corso.