“Discanto”, secondo appuntamento della rassegna internazionale di musiche popolari

Arriva da Premana, il più alto paese della Valsassina in provincia di Lecco, il gruppo canoro “Cantà Proman” che si esibirà sabato 17 giugno alle ore 21 nel chiostro del Museo e domenica 18 alle 10.30 nella Chiesa di San Michele Arcangelo. Il sabato sera il gruppo informale e spontaneo a voci miste di Premana proporrà il repertorio profano con alcuni brani fra i più antichi e peculiari della tradizione alpina, mentre la domenica mattina saranno eseguiti i canti tradizionali per la Messa. 

Premana, paese di poco più di 2000 abitanti, è noto anche per essere legato alla tradizione della lavorazione del ferro ed è sede del Distretto delle forbici e degli articoli da taglio. Oltre all'artigianato del ferro e dei coltelli, Premana vanta una peculiarità esclusiva di canto polivocale tradizionale alpino, qui chiamato Tìir: uno stile di canto urlato, potente, lento e sostenuto, nella tessitura acuta, al limite del grido, intonato quasi sempre dalle voci femminili.  Il Tìir “esplode” in alcuni giorni del ciclo dell'anno; fra i più significativi vanno ricordati almeno i Past il Corpus Domini e i Tre Re. 
PAST: Nelle montagne sopra Premana ci sono 12 alpeggi. Durante la stagione estiva le donne e i bambini si trasferiscono qui, per pascolare il bestiame, lavorare il latte, fare il burro e il formaggio. Al termine del periodo di monticazione, ogni alpeggio organizza il PAST, un grande pasto rituale, al quale partecipano gli alpigiani locali e limitrofi. Dopo il pranzo inizia la festa, con l’esplosione dei canti tradizionali che coinvolge tutta la comunità e che dura fino a notte inoltrata.
CORPUS DOMINI: Per la processione del Corpus Domini, il centro storico di Premana subisce in pochissimo tempo una trasformazione radicale. Fin dalle prime ore del mattino, tutto il percorso processionale viene interamente ricoperto e addobbato con drappi, lenzuola, tendaggi, quadri, pizzi, fiori freschi. La processione è aperta dalle antiche confraternite. I canti sono quelli previsti dalla liturgia. Conclusa la processione, prima di pranzo tutti gli addobbi vengono velocemente smontati.
TRE RE: La vigilia dell'Epifania, i “coscritti” ventenni, a cavallo, vestiti da Re Magi, guidano il corteo dei cantori attraverso le vie del centro storico medioevale. Ad ogni fermata viene intonato il tradizionale canto di questua, eseguito con grande intensità da tutta la comunità. Il giorno dell'Epifania, il canto dei Tre Re “esplode” per l'ultima volta all'interno della chiesa, coinvolgendo tutte le "voci alte" di Premana.
MESSA CANTATA: A tutt’oggi, durante la Messa domenicale, tutta la comunità dei fedeli premanesi canta regolarmente - oltre ai brani previsti dalla liturgia attuale - anche alcuni canti spirituali dell’antica tradizione locale, come ad esempio un’Ave Maria (in latino), il canto mariano O bella mia speranza, oppure Noi vogliam Dio eseguito con le stesse modalità di un Tìir.

“Discanto”: Prossimi appuntamenti
    • 24 e 25 giugno Il gruppo Madricale (Corsica) esponente di spicco del movimento nouvelle polyphonie corse, da anni si dedica allo studio e alla cura del ricco patrimonio polifonico della Corsica, fatto di canti sacri (ordinarium missae in latino) e profani (le celebri paghjelle inserite nel 2009 nei “patrimonio immateriale dell’umanità” della lista UNESCO). Chiostro: il cantu in paghjella profano. Chiesa: il cantu in paghjella sacro
    • 1 e 2 luglio Il Cuncordu di Castelsardo (provincia Sassari) presenta gli antichi canti a cuncordu per la Settimana santa, autentiche “reliquie” musicali tramandate all’interno delle Confraternite e ancora in uso secondo modalità tradizionali. Chiostro: polifonie tradizionali della Sardegna. Chiesa: canti della Settimana Santa
    • 8 e 9 luglio Coro Santa Lucia di Magras (provincia di Trento) dedito al repertorio ceciliano, ha avviato un vasto progetto di ricerca e riproposta del patrimonio musicale “dimenticato” nelle sacrestie delle chiese della Val di Sole e Val di Non, dopo la riforma liturgica del Concilio Vaticano II. Chiostro: il Cecilianesimo nelle valli alpine. Chiesa: Messa di Moreno per coro e organo
    • 15 e 16 luglio Quartetto Anutis, una produzione del Coro del Friuli Venezia Giulia. Quattro giovani e straordinarie cantanti, già collaboratrici di Giovanna Marini, e che propongono una personale rielaborazione di antichi canti tradizionali polivocali italiani. Chiostro: il sacro profano. Chiesa: musiche sacre popolari italiane
    • 22 e 23 luglio L’ensemble Adilei di Tbilisi (Georgia) propone una selezione di canti polifonici georgiani (liturgici e profani), primo “patrimonio immateriale dell’umanità” ad essere inserito, nel 2001, nella lista UNESCO. Chiostro: il canto polifonico georgiano. Chiesa: canti liturgici del patriarcato di Tbilisi

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