I Servizi Educativi relazionano a Macerata sull’inclusività e accessibilità per tutti

ICOM ribadisce che “Il museo è un’istituzione permanente senza scopo di lucro e al servizio della
società, che compie ricerche, colleziona, conserva, interpreta ed espone il patrimonio culturale … aperti al pubblico, accessibili e inclusivi, i musei promuovono la diversità e la sostenibilità. …”. Il METS promuove l’accessibilità in diversi ambiti e ieri, sabato 20 gennaio, Daniela Finardi e Stefania Dalla Torre ne hanno parlato all’interno del workshop musei accessibili e inclusivi per gli anziani presso il Dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo Polo Bertelli di Macerata. L’iniziativa si svolge nell'ambito dello studio scientifico Culture for active elderly people, progetto coordinato dall’Università degli studi di Macerata, in collaborazione con l’Università degli Studi dell’Aquila, INRCA, Meccano e Cosmob e parte del progetto internazionale European Union - NextGenerationEU under the Italian Ministry of University and Research (MUR) National Innovation Ecosystem grant. “Invecchiamento attivo e musei. Casi studio e buone pratiche dei Musei italiani” vede, fra gli altri la partecipazione del Museo Poldi Pezzoli, Fondazione Carlo Molo, Accademia Carrara, Palazzo Magnani

 

I temi dell’accessibilità e dell’inclusività culturale costituiscono già da molto tempo terreno di studio e di lavoro per il METS; numerosi sono i progetti messi in atto, e qualificate le collaborazioni con enti e associazioni impegnate su questi fronti. Si tratta di una progettualità di grande rilevanza culturale, ma ancor più sociale, nella misura in cui consente a categorie di cittadini - prima che di utenti dei nostri musei - di godere dei benefici di un approccio pensato “su misura” a temi e contenuti nei confronti dei quali rimarrebbero altrimenti marginalizzate.

 

Varie le progettualità attivate dal METS, e proposte sia presso lo stesso sia “portando il Museo” presso i luoghi di residenza del pubblico diversamente abile: dalle attività pensate per le persone con disabilità cognitive a quelle adatte alle persone affette da limitazioni della vista o dell’udito; dai percorsi adatti agli utenti - giovani e meno giovani - affetti da autismo a quelli specificamente pensati per rivitalizzare sensazioni e ricordi in una categoria di cittadini, purtroppo sempre più ampia, affetta da morbo di Alzheimer. Esperienze acustiche, tattili, olfattive che si servono degli oggetti famigliari della vita quotidiana conservati nelle sterminate collezioni del Museo che spesso risvegliano sensazioni e ricordi capaci di emozionare.

 

Ecco, in sintesi, le progettualità del METS-Museo etnografico trentino san Michele illustrate dai Servizi Educativi all’appuntamento di Macerata “Invecchiamento attivo e musei. Casi studio e buone pratiche dei Musei italiani”

 

Accessibilità e attività per persone con disabilità cognitive
Per i gruppi di persone con disabilità cognitive accompagnati è possibile scegliere tra la classica visita guidata al Museo con accompagnamento e possibilità di interagire con gli oggetti esposti attraverso un gioco dei sensi e percorsi didattici tematici con laboratorio finale durante il quale viene realizzato un piccolo manufatto. È possibile scegliere tra le proposte: “I GIOCHI DI UNA VOLTA” e “SULLA TERRA CON I SENSI”

 

Accessibilità e attività per persone cieche e ipovedenti
Le attività per persone con deficit visivi si articolano in una prima parte nelle sale espositive incentrata sui
sensi del tatto e dell'olfatto e una seconda parte laboratoriale, grazie ad alcuni oggetti ad uso didattico che possono essere toccati, dei supporti tiflodidattici e altri strumenti che stimolano i sensi attraverso la percezione degli odori. In questo caso i Servizi educativi sono a disposizione per concordare un'offerta personalizzata, altrimenti si può scegliere tra le proposte con laboratorio: “DAL BOSCO AL CAMPO: L’USO DEL LEGNO” “INCONTRIAMOCI AL FILÒ!” “RUOTA DELLE STAGIONI”

 

Accessibilità e attività per persone sorde e ipoacusiche
Tra le proposte di inclusione dei Servizi educativi c'è la possibilità di scegliere la visita guidata a tutto il Museo con l'accompagnamento di un interprete LIS grazie alla collaborazione con Ente Nazionale Sordi di Trento. I Servizi educativi sono a disposizione per concordare un percorso didattico tematico personalizzato, altrimenti si può scegliere tra proposte che si concludono con un laboratorio: “PERSONAGGI FANTASTICI E DOVE TROVARLI”, “PRIMAVERA ALLE PORTE”, “LA BOTTEGA SULLE SPALLE”

 

Accessibilità e attività per persone nello spettro autistico
I Servizi educativi del Museo hanno predisposto un kit per accompagnare nella visita le persone nello spettro autistico e i loro caregivers, comprensivo di STORIA SOCIALE, che permetta di prepararli rispetto a ciò che li aspetterà, in modo che non ci siano elementi di sorpresa destabilizzanti. All'ingresso è possibile richiedere un'ACTIVITY BAG all'interno della quale ci sono delle cuffie antirumore per evitare il sovraccarico sensoriale, la storia sociale che accompagna il visitatore nell'attraversare le sale del Museo e un quaderno con laboratori e attività da fare durante la visita. Inoltre si può concordare un’attività studiata ad hoc per il singolo, in collaborazione con i caregivers di riferimento.

 

Accessibilità e attività per persone CON DEMENZE
Grazie a percorsi formativi che i Servizi educativi hanno condiviso con altre realtà museali, nel corso del tempo sono state predisposte attività per persone con demenze che hanno permesso al Museo di entrare nella rete dei musei che abbracciano l’Alzheimer. Le attività proposte offrono importanti stimoli, facilitando lo scambio di idee, aiutando a connettere il proprio vissuto con ciò che viene proposto, stimolando il recupero di memorie ed esperienze personali. Le persone fragili si sentono così protagoniste, interagiscono e si mettono in relazione con i propri “compagni di esperienza”. Le proposte per persone CON DEMENZE sono create ad hoc. Che cos’è, per esempio, “IL FILO DELLA NARRAZIONE”? Il momento del filò dava un tempo motivo a famigliari e vicini di casa per riunirsi tutti insieme, dedicandosi principalmente alla filatura delle fibre tessili, ma anche a piccoli lavori di intaglio del legno o alla costruzione di oggetti e strumenti di lavoro, ma non solo! Era anche un’occasione per chiacchierare, raccontare leggende, condividere saperi e tradizioni, che ha permesso di tramandare fi no a noi moltissime conoscenze. L'attività si incentra su questi momenti di vita quotidiana e si conclude con la realizzazione di un piccolo tessuto composto dall’intreccio di stoffe di materiale diverso. E, “TRA RICORDI E RACCONTI DI VITA... ATTRAVERSO I SENSI”? È un gioco iniziale mette alla prova i sensi per riscoprire alcuni aspetti che caratterizzavano la quotidianità di un tempo. Grazie a oggetti, profumi e fotografi e d’archivio, i partecipanti diventano i veri protagonisti di un viaggio tra ricordi e racconti di vita. Nella seconda parte dell’attività, c'è spazio per la creatività con la realizzazione di un collage con dettagli di immagini del passato, scelte dallo speciale ‘cesto dei ricordi’. E poi c’è un esempio concreto: “TRA RICORDI E RACCONTI DI VITA... ATTRAVERSO I SENSI” che si svolge in due parti: la prima parte pone i sensi al centro. Tatto, olfatto e vista protagonisti per stimolare la memoria sensoriale e far vivere emozioni attraverso i sensi. Elemento chiave è il ‘mistero’ che si crea attorno agli oggetti e ai profumi: tutti siamo curiosi ed emozionati di fronte a un mistero. Nella seconda parte al centro c’è il laboratorio. Spazio alla creatività lasciando che le immagini che piacciono o che stimolano ricordi, diventino ‘un’opera’ personale che possa accompagnare anche dopo la visita al Museo