“Un salto… tra i giochi di una volta”, un pomeriggio per bambine e famiglie

Come giocavano i nonni e i bisnonni dei bambini nati nel secondo decennio del Duemila? E che giocattoli avevano? Il METS-Museo etnografico trentino San Michele propone - per il pomeriggio di sabato 13 maggio - l’opportunità di conoscere e cimentarsi ne “i giochi di una volta”. A partire dalle 14.00 trampoli, tiro al bersaglio, trottole, flipper, tiro ai “cioni” saranno a disposizione di quanti vorranno provare le proprie abilità e la spensieratezza dei giochi d’altri tempi. Medici con l'Africa Cuamm - una tra le maggiori organizzazioni non governative sanitarie italiane per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni dell’Africa - proporrà un gioco che racconta la realtà dei bambini africani: un’occasione per evidenziare l’importanza di crescere insieme. Curata dall’Associazione Amici del Mattoncino Rotaliana si potrà visitare una ricca mostra di costruzioni di LEGO® (che sarà rimarrà allestita al Museo fino al 28 maggio) e non mancherà l’angolo delle golosità dove poter degustare prelibate merende preparate dallo chef del Ristorante “La Contea” Sabatino Iannone. Verso le 17 il falconiere Stefano Maffei con uno spettacolo e con dimostrazioni di volo libero aiuterà i piccoli e le loro famiglie a conoscere l’affascinante mondo dei rapaci. Per i più piccoli ci sarà un angolo morbido dove provare alcuni giochi sensoriali.

L’ingresso è gratuito fino ai 4 anni. Per bimbi di età superiore il costo è di 4,00 € euro a bambino e 1 € per gli accompagnatori. Per ulteriori informazione è possibile chiamare il numero 0461 650314 -Servizi educativi - o scrivere a didattica@museosanmichele.it. Gli eventi si terranno anche in caso di maltempo.

Nell’era del computer, dei videogiochi 3d, del digitale terrestre, riproporre “i giochi di una volta” significa anche valorizzare le attività ludiche povere nei materiali ma decisamente ricche per lo sviluppo delle abilità di base come coordinazione, agilità, logica e inventiva. Era giocando all’aria aperta che avvenivano i processi di socializzazione: nelle corti, nelle piazze dei paesi, nei luoghi aperti a tutti i bambini, misurando le loro abilità sui trampoli di legno piuttosto che con le trottole e molto altro ancora, socializzavano e imparavano cosa voleva dire confrontarsi con gli altri.

news