Seminario Permanente di Etnografia Alpina SPEA13 (2009)
“Carnival King of Europe / Carnevale Re d’Europa”
Potere ritualità e i popoli senza storia
Giornate di studio in onore di Eric R. Wolf (1923-1999) nel decennale dalla scomparsa.
Carnival King of Europe è un progetto biennale promosso dal Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina e supportato dal Dipartimento Cultura dell’Unione Europea, al quale hanno aderito i musei etnografici nazionali di Francia, Croazia, Macedonia e Bulgaria.
L’ipotesi alla base del progetto stesso si basa sulla constatazione che le mascherate invernali dei popoli europei, dal “carnevale” propriamente detto a una gamma piuttosto ampia di rituali in qualche modo imparentati che vanno da Ognissanti fino all’inizio della primavera, derivano la loro ispirazione da un comune immaginario cerimoniale, tanto da essere spesso strutturati in maniera identica o quantomeno commensurabile. In altre parole, i personaggi, le azioni e gli scenari evocati da questi riti da un capo all’altro dell’Europa appaiono spesso se non proprio identici, almeno molto simili, tanto da rivelare in filigrana la struttura di una stessa antica liturgia, di uno stesso dramma sacro.
Scopo principale del progetto, che si colloca in un più ampio revival della prospettiva “etnologica” nell’antropologia europea, è pertanto quello del riportarsi alla luce e dell’esplicitarsi delle radici comuni del Carnevale in Europa, dai Pirenei ai Balcani, dall’Italia peninsulare alla Mitteleuropea, passando attraverso le Alpi quale importante crocevia. E come Sir James Frazer aveva già notato ai tempi suoi, e naturalmente da par suo, si troverà che queste radici affondano nell’antico sedime della magia agraria e dei riti di fertilità e, in modo particolare, in quello della religiosità confraternale antica, che è riuscita in un modo o nell’altro a rinegoziare il proprio diritto ad esistere all’interno delle dinamiche culturali di un Europea cristianizzata.
Per discutere di questi temi specifici, è indetto un incontro di studio dal 5 al 7 novembre 2009 a San Michele all’Adige, quale atto conclusivo del progetto Carnival King of Europe, dopo una ricerca sul campo portata avanti dal nostro gruppo internazionale di ricerca per due anni (2007-09) in cinque paesi europei, e una mostra itinerante che ha viaggiato da San Michele all’Adige, a Zagabria, a Sofia e a Skopje.
Ci attendiamo proposte di comunicazione che abbiano un riferimento diretto a (a) resoconti etnografici di mascherate invernali europee in una prospettiva analitica; (b) la loro interpretazione antropologica in una prospettiva comparativa e (c) l’evidenza storico/archeologica relativa alle mascherate invernali nella prospettiva della loro longue durée.
L’incontro-convegno è organizzato sotto l’egida dello SPEA, il Seminario Permanente di Etnografia Alpina, che ha avuto tra i suoi promotori e frequentatori più illustri lo scomparso Eric R. Wolf (1920-1999). Per più di un verso, in effetti, in questo convegno si desidera seguire da vicino l’ispirazione di Eric R. Wolf, che è stato legato alla vicenda del nostro Museo fin dalle sue origini, e il cui decennale della morte viene a cadere quest’anno.
Prima di tutto, desideriamo condividere la sua idea della cultura contadina e della vita contadina quale scenario globale e coerente per il comprendersi antropologico della condizione umana.
In secondo luogo, desideriamo approfondire alcune delle sue ultime intuizioni circa il potere dei riti sociali quali eloquenti metafore della struttura del potere nella società. E in questo senso, il carnevale appare un fenomeno di tutto rilievo per approfondire la visione di Wolf: essendo infatti un fenomeno tanto sovvertito quanto sovversivo, si colloca a uno snodo cruciale attraverso il quale noi possiamo vedere e sentire, al cuore stesso della storia d’Europa, il volto e la voce dei popoli senza storia.
Durante il seminario verrà fornito un resoconto dettagliato delle attività di Carnival King of Europe (ricerca sul campo, mostra itinerante, sito web, attività didattiche, eventi collaterali, film, ecc.) oltre all’agenda delle attività future per un auspicato prosieguo del progetto nel triennio 2010-2012.